Microsoft, sempre attenta a quello che propone di nuovo il mercato, adatta il suo storico sistema operativo Windows al mondo delle App e così si avvicina alle nuove frontiere del touch screen. Al di là delle disquisizioni tecniche e delle opinioni discordanti sulla funzionalità di Windows 8,la svolta di Microsoft ha sollevato una questione ormai ineludibile per gli sviluppatori: in che ottica si pone adesso l’implementazione dei software ad uso PC?
Il touch screen è qualcosa di intuitivo per l’uomo: è molto più immediato del mouse perché consente di usare direttamente la sensibilità tattile ti avvicina allo strumento eliminando quel “click” su tastiera o su mouse che fungeva da intermediario tra il pensiero e la macchina. Già un bambino in tenera età può interagire facilmente con un monitor touch e lo fa con le mani. Ricordo un aneddoto di quasi quindici anni fa: mio figlio di un anno e mezzo ci vedeva usare il computer e allungava le mani verso lo schermo. Un giorno, inavvertitamente, lo abbiamo lasciato solo: lo abbiamo trovato arrampicato sul tavolo, mentre con le mani cercava di spostare gli oggetti visualizzati sul monitor.
Negli ultimi 20 anni l’evoluzione del personal computer ha puntato dritto verso la semplificazione, l’usabilità e l’immediatezza, traducendo in tecnologia gli atteggiamenti e il pensiero umani, in altre parole emulando il modo di agire dell’utente finale. Il touch fa parte di questo modo di agire, pertanto possiamo considerarlo come l’ultima frontiera di questo percorso. La maggior parte dei software, però, è stata sviluppata quando il touch screen non c’era: così come anni fa si sono dovuti adeguare al mouse, oggi lo devono fare nei confronti dei monitor touch.
Nei test che abbiamo fatto, abbiamo riscontrato con Windows 8 alcune problematiche che gli sviluppatori dovranno tenere in conto per implementare versioni non solo compatibili, ma anche e soprattutto semplici da utilizzare. Ovvero, versioni che uniscano alla produttività del PC la comodità e l’immediatezza del tablet. Ad esempio , i tasti sul touch screen sono ancora troppo piccoli rispetto alle dita, anche sui monitor grandi, e obbligano l’utente a fare diversi passaggi per arrivare a una dimensione accettabile. Nell’impiego di software 3D, compiere la rotazione di un pezzo su touch screen è più complesso, perché non si è ancora arrivati replicare pienamente la funzionalità del tasto destro del mouse.
In sostanza, è’ difficile riuscire a mantenere lo stesso livello di efficienza nell’utilizzo di un programma quando al posto del mouse si usa il touch. Per questo motivo le aziende saranno obbligate a ripensare e rivedere le modalità di programmazione, individuando soluzioni sempre più versatili per andare incontro alla più varia tipologia di utenti e di dispositivi. Anche Sygest stessa, che sta gia trovando soluzioni a queste problematiche per implementare e mantenere vivi i propri software.