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Industria 4.0: Servitizzazione

Digital servitization: l’era dello smart service nell’industria 4.0

Fra le varie affermazioni che riguardano il mondo dell’Industry 4.0, si dice che esso rappresenta il passaggio dalla vendita di prodotti a quella di servizi. Sicuramente si tratta di una delle indicazioni più chiare che si possono dare per questo fenomeno conosciuto anche come “servitizzazione”.

Ciò nasce dal fatto che con la grande mole di dati che si riesce oggi ad ottenere dagli impianti, direttamente o tramite l’uso di device IOT, è possibile monitorare e governare a distanza i sistemi in modo da fornire sempre il miglior servizio, garantendo le adeguate performance.

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 Il primo passo verso la servitizzazione: la sicurezza dei dati

Per rendere attiva una fornitura di un sistema a servizio, e quindi di una completa transizione alla servitizzazione in ottica Industria 4.0, la condizione essenziale è la possibilità fornita dal cliente finale di avere accesso ai dati tramite internet. La cosa spesso è difficile da ottenere a causa di due importanti implicazioni: uno legato al non voler divulgare i propri dati ad un terzo e il secondo legato alla cybersecurity.

Per quanto riguarda il primo punto, con il passare del tempo, anche il generico cliente finale ha sempre più coscienza del fatto che se si vogliono ottenere dei servizi, è necessario aprire il canale per passare i dati al costruttore; quello che conta è definire bene una NDA (contratto di non diffusione dei dati) che garantisca il cliente finale riguardo alla corretta gestione delle informazioni da parte del costruttore.

L’altro punto invece è puramente tecnologico perché oggi ci sono tutti gli strumenti necessari a creare una VPN sicura fra costruttore e cliente per evitare attacchi di cybersecurity che potrebbero portare gravi danni anche ai sistemi di fabbrica collegati in rete. Questo è lo scenario più catastrofico in termini di macchine o robot.

In generale, diventa sempre più indispensabile anche per i costruttori acquisire una certificazione ISO27001 (sicurezza dei dati) per fornire tutte le garanzie necessarie al cliente finale e renderlo sicuro nell’affidare un servizio ad una realtà affidabile.

 La graduale transizione alla servitizzazione

Una volta garantita la sicurezza dei dati, può avere inizio la servitizzazione della macchina/impianto secondo le logiche dell’Industria 4.0. In questo modo, e nel tempo, è possibile generare sempre più ricavi per il costruttore che può realmente sfruttare a fondo tutti gli anni di vita della macchina.

Per quanto concerne il cliente finale, invece, resta la garanzia di un partner che sorveglia gli impianti, oltre a dedicarsi alla sua attività principale, ovvero, la produzione del proprio “prodotto”.

La servitizzazione in senso lato, considera solo la vendita di un servizio, di un “noleggio”, ma senza arrivare a questo limite estremo, molti costruttori continuano a vendere la macchina, ma poi la corredano di contratti di manutenzione che garantiscono le prestazioni della macchina, un pronto intervento H24 e una serie di servizi importanti per garantire il corretto funzionamento della macchina/impianto.

Il passaggio da prodotto a servizio sarà sicuramente una transizione graduale, ma la tendenza è ben chiara e definita e ci si aspetta che nei prossimi anni la transizione sarà ancora più rapida.

Sygest sostiene la transizione allo smart service in ottica Industria 4.0

Sygest, da anni attiva nella realizzazione di funzionalità digitali per il post vendita, è in grado di sostenere questa transizione con una serie di strumenti, all’interno della propria SYS Suite, già pronti per lo smart service delle logiche Industria 4.0.

A fine anni ’90 è nato lo strumento ancor oggi di maggior utilizzo, ossia il sistema di creazione cataloghi ricambi, Spare Parts Catalog Builder, inizialmente basato su tecnologia PDF in 2D, che permetteva e permette ancora oggi (tramite evoluzioni del prodotto che hanno portato all’uso direttamente del modello 3D) di identificare le parti da sostituire della macchina. Il risultato viene pubblicato in varie modalità (online o offline) fornendo all’utilizzatore una assoluta semplicità d’uso.

L’industria 4.0 e la servitizzazione ci hanno portato ad estenderlo in modo da diventare totalmente integrato con le funzionalità della macchina sul campo, sviluppando il modulo MDM – Machine Driven Maintenance – che riceve dalla macchina tutte le informazioni necessarie per monitorare lo stato di funzionamento, proporre la parti di ricambio necessarie in caso di rottura o di segnalazione di manutenzione preventiva sul modello 3D e mostrando, tramite procedure integrate nel modello, le varie operazioni necessarie per effettuare gli interventi. In questo modo, il costruttore può seguire in diretta il comportamento della macchina e intervenire in caso di segnalazione grave (messaggi di alert intervengono, mostrando in modo visuale il punto dove sta avvenendo il problema) oppure far intervenire il manutentore del cliente finale che viene poi aiutato nell’operatività dalle procedure rese disponibili dall’ MDM.

Anche le revisioni o le verifiche sullo stato della macchina possono essere svolte, in remoto dai tecnici dell’utilizzatore o in presenza dai tecnici del costruttore, tramite una App (App Machinery Check) che guida l’operatore nell’analisi dello stato della macchina stessa facendo domande e proponendo esempi delle foto effettuate sul campo. In questo modo l’operazione può essere fatta in modo asincrono, senza la presenza contemporanea degli operatori di cliente e costruttore.

In conclusione, e grazie alla servitizzazione, il costruttore si trova oggi a disposizione strumenti che gli consentono di fornire la macchina in completo pay per use (come fosse una fotocopiatrice) oppure vendere la macchina e associarne fin da subito la vendita di servizi, quali:

  • Contratti di manutenzione annuali o pluriennali su rendimento garantito
  • Servizio proattivo di assistenza
  • Manutenzione preventiva di dettaglio (non sul totale delle ore lavorate, ma sull’utilizzo dei singoli componenti)
  • Manutenzione predittiva
  • Vendita costante di parti di ricambio

Info e contatti

Per ricevere ulteriori informazioni in merito ai temi trattati, ti invitiamo a scriverci all’indirizzo mail e.corradini@sygest.it

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